Snodi e terminali
La loro geometria interna li rende particolarmente adatti a compensare disallineamenti che si possono manifestare tra due parti di macchina alberto e supporto, oppure dove si hanno movimenti regolari di ribaltamento od oscillazione a velocità di strisciamento relativamente basse.
Originariamente gli snodi sferici ed i terminali venivano impiegati quasi esclusivamente nelle costruzioni aeronautiche. I progressi realizzati recentemente nel campo dei trattamenti superficiali anti usura ed il conseguente aumento delle durate hanno aperto a questi prodotti molti nuovi campi di applicazione, sempre più vasti e diversi dall’industria aeronautica. Le differenti condizioni di funzionamento delle macchine in generale, da costruzione, degli autoveicoli e delle apparecchiature accoppiate con la necessità di ottenere capacità di carico sempre maggiori e l’esigenza di funzionamento esente da manutenzione, hanno dato luogo ad un rapido sviluppo e perfezionamento degli snodi sferici. L’impiego di nuovi materiali plastici ha permesso di realizzare strati di strisciamento che rendono possibile il funzionamento anche senza lubrificazione.
Gli snodi sferici presentano differenti caratteristiche costruttive e le loro superfici di lavoro possono essere costituite da materiali diversi.
Gli snodi sferici che non richiedono manutenzione, sono impiegati soprattutto quando vi è necessità di lunga durata e di funzionamento senza rilubrificazione, oppure nei casi in cui le condizioni di esercizio sono tali per cui gli snodi sferici con accoppiamento acciaio su acciaio, risulterebbero meno adatti. Ciascuna delle esecuzioni previste ha delle proprietà che la rendono particolarmente adatta per determinate condizioni d’impiego. Non è possibile stabilire delle norme di carattere generale valide per la scelta del tipo di snodo, poiché in genere si devono prendere in considerazione numerosi fattori diversi tra di loro e valutarne la loro influenza.